Sfatiamo, prima di tutto, una credenza popolare: lo scoiattolo rosso non va in letargo. Può essere osservato durante tutto l’anno; in autunno, quando c’è abbondanza di risorse alimentari altamente energetiche, lo scoiattolo immagazzina nel terreno, o tra le radici e i rami degli alberi o all’interno delle cavità dei tronchi, le riserve che poi saranno utilizzate per passare indenne il periodo invernale e farsi trovare pronto per la riproduzione. Lo scoiattolo rosso si riproduce due volte all’anno: in primavera ed in estate. Ogni parto è composto mediamente da quattro piccoli che vengono alla luce dopo circa 36-42 giorni di gestazione. Dopo circa 80 giorni i piccoli sono indipendenti dalla madre e iniziano ad alimentarsi come gli adulti. Ma che cosa mangia uno scoiattolo rosso? La sua dieta è variabilissima ed ampia: dai semi e frutti delle conifere e delle latifoglie (faggiole, castagne, noci ecc) ai funghi e tartufi, dalla frutta (ciliegie, fragole, mirtilli ecc) fino alle larve e adulti di insetti.