F2 - Creazione e implementazione di un early warning and rapid response extra regionale
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CREAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DI UN EARLY WARNING SYSTEM AND RAPID RESPONSE EXTRA REGIONALE
(Azione in corso) L’Agenzia Europea per l’Ambiente (European Environmental Agency) definisce l’Early Warning System & Rapid Response un “framework finalizzato a rispondere alle invasioni biologiche attraverso attività coordinate di sorveglianza e monitoraggio, diagnosi delle specie responsabili delle invasioni, valutazione del rischio, circolazione delle informazioni, comunicazione ad autorità competenti ed identificazione e realizzazione di,appropriate risposte gestionali” (Genovesi et al 2010).
Questa procedura è uno dei tre processi gestionali già individuati dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (Rio de Janeiro, 1992), insieme alla prevenzione e all’eradicazione/controllo, in tema di contrasto alle specie alloctone invasive. La necessità di contrastare la presenza di specie alloctone, è tuttavia spesso inibita, dal manifestarsi di diversi gaps (Miller et al 2006), elencabili in tre categorie fondamentali: politico-organizzativi (scarsa consapevolezza della problematica, incerta definizione dei ruoli dei diversi Enti, mancanza di fondi adeguati), tecnici (mancanza di Enti preposti e mancanza di veicolazione delle informazioni, scarsa preparazione sul tema delle specie aliene da parte dei dipendenti delle pubbliche Amministrazioni) e socio-culturali (bassa consapevolezza da parte dell’opinione pubblica delle tematiche inerenti la conservazione della biodiversità, presenza di associazioni animaliste che possono inficiare Progetti di controllo/eradicazione).
In Italia, proprio per i gaps suddetti, alla comparsa di una specie alloctona, non fanno seguito (tranne in poche eccezioni), né un sistema di allerta rapida, né (conseguentemente) l’implementazione di misure gestionali adeguate.
Questa azione si pone quindi come obiettivi:
rilevare (grazie al coinvolgimento del personale delle Pubbliche Amministrazioni, del Corpo Forestale dello Stato, dei nuclei di Polizia provinciale e di associazioni ambientaliste) eventuali, nuovi nuclei di scoiattolo
grigio nelle regioni limitrofe all’Umbria, consentendo una rapida ed adeguata risposta gestionale;
formare personale di supporto per il rilevamento tempestivo di eventuali propaguli dell’espansione nelle regioni limitrofe all’Umbria o altre specie di scoiattoli alloctoni, al fine di creare una “rete” di monitoraggio;
condivisione e standardizzazione delle tecniche di raccolta dati;
consapevolizzare gli stakeholders sui possibili rischi connessi alla presenza e all’espansione dello scoiattolo grigio e alla presenza di altre specie alloctone in Centro Italia, ottenendo così sia una maggiore partecipazione alle attività di monitoraggio, sia un maggiore consenso nell’implementazione di un’eventuale strategia di controllo;
individuazione dei corridoi di espansione dall’Umbria verso le altre regioni;
redazione, a partire dall’esperienza maturata in U-SAVEREDS, di linee guida per la creazione e l’attuazione di un sistema di allerta precoce e risposta rapida.
OPUSCOLO "Early Warning System and Rapid Response” 1.25 MB