Il Progetto ha una durata di 4 anni e prevede attività di studio e di gestione.
Dal 2015 sono previste le attività sul campo per definire più accuratamente la presenza dello scoiattolo grigio, che, in base ai dati di partenza, sembra esser presente in un’area di circa 50 km2 intorno alla città di Perugia. Vi sono anche alcune segnalazioni della specie nell’Alta Valle del Tevere.

Parallelamente, è previsto l’avvio di una campagna di informazione rivolta alla popolazione perugina ed umbra sui pericoli che corre lo scoiattolo rosso, sull’importanza della sua difesa come tassello insostituibile della biodiversità forestale e sulla necessità di rimuovere la minaccia principale costituita dalla presenza ed espansione dello scoiattolo grigio.
Dal 2016 prenderanno il via le operazioni di gestione, con la rimozione degli scoiattoli grigi che consisterà nella loro cattura e sterilizzazione o soppressione. Circa il 10% della popolazione sarà interessato dalla “rimozione indiretta”, ossia la cattura, sterilizzazione chirurgica e successivo rilascio degli animali, quota prevista in relazione ai principali fattori limitanti, rappresentati dal numero di aree idonee e dai tempi di realizzazione.
Contemporaneamente, si agirà sul miglioramento delle condizioni vitali dello scoiattolo rosso in città, attraverso la piantumazione di piante particolarmente appetibili per il rosso e attraverso il ripristino/rinforzo di un paio di popolazioni oggi in difficoltà a causa della presenza dello scoiattolo grigio. Saranno adottate tecniche di derattizzazione innovative che serviranno a scongiurare qualsiasi possibile impatto sulle popolazioni di scoiattolo e altre specie non-target, e più in generale a non contaminare l’ambiente con sostanze nocive. Gli scoiattoli grigi soppressi saranno oggetto di uno specifica indagine sanitaria, finalizzata ad assicurare aspetti di sicurezza veterinaria.