La perdita e/o alterazione della biodiversità mette in pericolo la funzionalità e la sopravvivenza degli ecosistemi naturali. Ogni specie che si estingue è persa per sempre, e, con essa, le relazioni che la legano alle altre specie e che determinano il funzionamento dei sistemi naturali. Perdere la biodiversità significa buttare al vento elementi e relazioni indispensabili che l’evoluzione in milioni di anni ha costruito. Gli esseri umani, uno degli infiniti “granelli” della biodiversità, hanno il dovere di difenderla e tutelarla per le attuali e future generazioni.

La biodiversità è quindi essenziale per la vita degli esseri umani e la sua qualità. Infatti, i sistemi naturali, in equilibrio dinamico, sono componenti del ciclo atmosferico, idrico e di vitalità dei suoli che consentono di fornire nutrimento (vegetali e animali), fibre per tessuti (cotone, lana ecc.), materie prime per la produzione di energia (legno e minerali fossili) e la base per la medicina. La perdita e l’impoverimento della biodiversità hanno impatti pesanti sulle società, riducendo la qualità e la disponibilità di risorse alimentari, idriche, atmosferiche, di vitalità dei suoli, energetiche e medicinali.
Per la nostra specie, la perdita di biodiversità è anche un danno ai valori paesaggistici, estetici, etici e culturali che compongono parte importante della qualità della nostra vita sulla Terra.