A gennaio la lista nera UE delle specie aliene

A gennaio la lista nera UE delle specie aliene

lista-neraLa lista nera delle specie aliene invasive, animali e piante stranieri che danneggiano gli ecosistemi europei, sarà pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea entro il mese di gennaio. Dallo scoiattolo grigio al gambero della Louisiana, l‘elenco per ora si ferma a quota 37 specie, di cui almeno 23 presenti in Italia, che avrà un obbligo di attivarsi per il controllo, evitarne la diffusione e attrezzarsi con sistemi di allerta e prevenzione. L’obiettivo dell’Ue è quello di prevenire l’arrivo di potenziali pericoli e limitare gli effetti di quelli già presenti, debellando poi la minaccia quando è ancora possibile.

L’adozione della lista nera da parte della Commissione europea è attesa entro gennaio 2016 e da quel momento scatteranno i divieti automatici di commercio, possesso e trasporto. Nel caso dell’Italia una delle specie molto diffuse per le quali sarà necessario mettere a punto piani di gestione e obblighi di controllo è la nutria. Un altro caso da affrontare è quello dello scoiattolo grigio americano. Presente soprattutto in Piemonte, ma anche in Lombardia, Liguria e di recente anche vicino Perugia e nel padovano, di lui finora se ne sono interessati soprattutto progetti delle Università finanziati con fondi europei, mentre ora scatterà l’obbligo di eradicazione per lo Stato.

Anche la famigerata Vespa velutina nigrithoraxis, arrivata in Francia nel 2005 e poi in Spagna e Portogallo ed ora in Italia ha un impatto rilevante perché è una predatrice efficiente di api e impollinatori, essenziali per l’ambiente. L’Italia dovrà estirpare anche le colonie di piante ornamentali acquatiche, dannose una volta liberate in natura, come il giacinto d’acqua e la Ludwigia grandiflora. A livello commerciale, nella lista dell’Ue rientra anche un granchio cinese, che quindi non potrà più essere importato e venduto in Italia. Stesso discorso per una tartarughina americana (Trachemys scripta) che, crescendo, diventa aggressiva e quando viene liberata in natura soppianta quella europea.

“Questa è solo la prima lista, che poi sarà aggiornata di volta in volta, mirando soprattutto alla prevenzione dei danni, con specie pericolose che non bisogna far entrare in Europa, oppure localizzate e quindi da eradicare” spiega Piero Genovesi dell’Ispra, a capo del gruppo di specialisti di specie aliene invasive dell’Iucn (www.issg.org) composto da oltre 200 esperti da 40 Paesi.